L'HOTEL
CONTINENTAL
Entrando a Cassino da Nord, sorpassato il palazzo De Rosa, si
giunge nel punto dove l’odierna via Di Biasio piega a destra per
divenire Corso della Repubblica, che attraversa la città e
ridiventa, una volta fuori del centro abitato, Strada Statale 6
Casilina (direzione Napoli).
Sulla sinistra di questa curva, si erge una fila di palazzi che
costeggia via Riccardo da San Germano e delimita la zona dove,
durante i combattimenti, sorgeva quello che veniva allora
comunemente chiamato “Hotel Continental”, sito in un grosso
edificio chiamato palazzo Danesi.
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un errore storico,
nato a fronte della denominazione adottata dalle parti. Non è
mai esistito infatti un Hotel Continental a quel tempo in
Cassino (ce n’è uno oggi con questo nome, ma è sito in piazza De
Gasperi, di fronte al Comune). L’albergo si chiamava in realtà
“Hotel Excelsior” e, prima ancora, “Ristorante Grande Italia”.
A differenza di quanto accaduto per “l’Hotel des Roses/palazzo
De Rosa”, rimane quindi un mistero come durante la battaglia e
negli anni successivi si sia spesso conservata questa
denominazione.
Una spiegazione plausibile potrebbe risiedere nel fatto che i
soldati tedeschi, occupando lo stabile poco prima della
battaglia, abbiano voluto associargli un nome altisonante.
Successivamente, forse a fronte delle rivelazioni di qualche
prigioniero preso nel corso dei combattimenti, anche gli Alleati
in qualche modo “ereditarono” tale denominazione, riportandola
su tutte le loro cartine e fotografie aeree della zona.
Fatto sta che “l’Hotel Continental” ha continuato per decenni a
rappresentare il punto cardine della difesa tedesca in quasi
tutti i libri che hanno trattato l’argomento “battaglia di
Cassino”.
Ma l’equivoco dettato dall’errata attribuzione del nome allo
stabile non è l’unico; studiando con attenzione le foto della
battaglia, appare evidente come tutto il gruppo di palazzi venga
inteso come “Hotel Continental”. Molte di queste immagini
ritraggono infatti paracadutisti tedeschi all’interno di un
fabbricato che, sull’altro lato della strada, ha di fronte un
secondo edificio.
In realtà, il vero Excelsior/Continental dava su una piazza
(piazza Roma, poi piazza Ciano), quindi con molta probabilità i
soggetti fotografati si trovavano all’interno di palazzo Iucci,
fiancheggiante l’Excelsior e separato da questo tramite un
vicolo (vicolo monte Cavallo).
Un riscontro a tale affermazione deriverebbe dal fatto che lo
stesso palazzo Iucci aveva effettivamente di fronte, dall’altro
lato della strada, il palazzo Silvestri.
È possibile quindi che, durante i lavori di fortificazione della
città antecedenti alla battaglia, i due stabili (Excelsior e
palazzo Iucci) siano stati resi comunicanti e che il nome di
“Hotel Continental” sia stato attribuito all’insieme del
complesso fortificato.
Il motivo della sua notorietà durante la battaglia è data dalla
vicinanza del complesso al comando del II battaglione
paracadutisti tedesco, che difendeva la città di Cassino con
circa 300 uomini.
L’unità, comandata dal capitano Ferdinand Foltin (e
successivamente dal capitano Rennecke), aveva difatti il proprio
Quartier Generale tattico presso una grotta (ancora oggi
esistente) poco lontano sulla stessa strada (oggi un bar ne cela
parzialmente l’ingresso).
Prima dei paracadutisti, erano stati i panzergrenadieren della
90ª divisione ad occupare lo stabile e le zone adiacenti.
Quando, il 18 marzo e in piena terza battaglia, Foltin venne
rilevato dal capitano Rudolf Rennecke a causa di un forte stato
di esaurimento fisico, quest’ultimo fu ripetutamente fotografato
all’interno dell’Excelsior mentre dava ordini alle sue truppe,
oppure seguiva lo svolgimento delle azioni belliche
nell’abitato.
Nel corso della battaglia, l’Hotel Excelsior venne completamente
distrutto. Nel dopoguerra gli originari proprietari
ricostruirono l’albergo, ma lo stabile nacque in posizione
diversa da quella originaria, perpendicolarmente al vecchio
Corso Vittorio Emanuele. |