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IL MONUMENTO

AL REGGIMENTO "SKORPION"

Nella mattina del 12 maggio 1944 alla strettoia tra il versante settentrionale dell’altura detta Testa di Serpente (Snakeshead Ridge, Głowa Węża) e il margine meridionale della Phantom Ridge si avvicinò il carro armato «Sułtan» comandato dal sottotenente Ludomir Białecki.

Fu però trattenuto da una forte esplosione di un gruppo di mine collegate tra di loro, che colpì il blindato sopra il cingolo destro e provocò l’incendio e l’esplosione delle munizioni all’interno del mezzo. L’esplosione fu così potente che scaraventò in parte la torretta dello Sherman di parecchie tonnellate.

Tre membri dell’equipaggio del carro armato morirono sul colpo. Il pilota del mezzo, Józef Nickowski, morì per le ustioni riportate il 18 maggio, il giorno in cui fu conquistata l’abbazia di Montecassino.

Il comandante dell’equipaggio, il sottotenente Bialecki, fu invece ritrovato morto a più di 100 metri dal relitto il 20 maggio. La tragedia dell’equipaggio dello Sherman polacco ebbe un grande impatto simbolico e il comandante della 2ª Brigata corazzata diede l’ordine di erigere sulla base relitto il monumento al reggimento corazzato «Skorpion».

Il monumento è stato progettato dallo scultore Władysław Kuźniarz. Sulla carcassa fu piantata una croce creata con i cingoli dei carri armati su cui poggiano due lastre di bronzo e due scorpioni, sempre in bronzo, simbolo del reggimento.

La scritta sulla lastra anteriore conservata suona così:
AGLI EROI DEL 4° REGGIMENTO CORAZZATO MORTI DURANTE LA MARCIA VERSO LA POLONIA

Sulla lastra posteriore invece c’è scritto:
QUI IL 12 MAGGIO 1944 SONO CADUTI I PRIMI SOLDATI DELL’ARMA CORAZZATA RINATA A ORIENTE

L’inaugurazione ufficiale e la benedizione sono avvenute il 18 maggio 1946, il giorno della prima ricorrenza dedicata al 4° Reggimento corazzato «Skorpion», alla presenza dei soldati di quest’unità e dei comandanti invitati degli altri reparti.

Purtroppo, all’inizio degli anni Ottanta il monumento dei corazzati «Skorpion» ebbe lo stesso destino di quello della 5ª Divisione di Fanteria Kresowa e fu derubato dell’emblema nazionale di bronzo sistemato a incoronazione della lastra frontale e degli scorpioni che tenevano la croce fatta di cingoli.

Testo di Krzysztof Piotrowski

 

 

 

 

 

 

 

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